lunedì, agosto 20, 2007

Breaking NEWS - Latest From Viaggiatore Gourmet #7



Ri-Eccoci,

Settimana di ferragosto, tra lago, langhe e montagna... alcune nuove scoperte davvero interessanti.

Si Parte!


Brandade di stoccafisso all'olio extravergine

Cannelloni di pasta fresca alle olive taggiasche con ricotta di pecora e burrata, passatina di peperoni arrostiti, ed emulsione di basilico, scaglie di pecorino.

Riso Acquerello , vino di Gavi , cotto in acqua di mare con fiore di orchidea commestibile.

tre piatti tre dello Chef Fabio Barbaglini

LA GALLINA
Frazione Monterotondo, 56
Gavi (AL)
Tel. 0143.685.132
e-mail: info@la-gallina.it
www: http://www.la-gallina.it/
chiusura settimanale: lunedì



Tartare di Vitella Piemontese battuta al coltello con Salsa tiepida d'Acciughe del Mar Cantabrico

Carbonade di Manzo con Polentina rustica e fonduta di Fontina

Costoletta di Cervo al ristretto di "Chateau le Puy" con tortino di patate gratinate

tre piatti tre dello Chef Alfreda Angelini

La PannaCotta come immagine di apertura è sempre di Alfreda.

Dente del Gigante
Strada La Palud, 42
11013 Courmayeur Aosta - Italy
telefono: +39 0165 89145
e-mail: info@dentedelgigante.com



Aragosta (tre secondi di cottura in acqua calda) succo di melone, pomodoro confit, daicon rosso e verde (radice giapponese) crescione (retrogusto iodato che ricorda un ostrica)

Raviolini di aragosta , pollo affumicato , gelatina di mele, brodo caldo, germoglio di piselli.


tre piatti tre degli Chef (in foto) Igor Macchia e Giovanni Grasso


Ristorante La Credenza
Via Cavour, 22
San Maurizio Canavese - Torino
Tel. 011.9278014
Chiuso Martedì e Mercoledì
www.ristorantelacredenza.it


Tajarin con ragout di funghi

Quaglie farcite al foie gras , cipolle rosse di tropea, gelato al fico.

"Trittico" Torta di nocciole farcita allo zabaione, cannolo farcito di meringa al cioccolato e salsa al caramello, parfait di menta e cioccolato Guanaja.

tre piatti tre dello Chef Pia Vera


La Luna nel Pozzo
Piazza Italia, 23
Neive (CN)
Tel. 0173.67098
ristorante@lalunanelpozzo-neive.it




Sfogliatina di patata e caviale (1989)

"Zuccotto" di crudità di pesci, gelato al baccalà (2006)

Risotto d' estate (2005) - Zafferano quasi classico, con alla base cialda ghiacciata di parmigiano.

tre piatti tre dello Chef Vittorio Fusari

Osteria Il Volto
Via Mirolte, 33
Iseo (BS)
Tel. 030.981462
ilvolto@libero.it


VG Team in Progress...

Dalla prossima settimana si riprende con la pubblicazione quotidiana di recensioni in formato integrale (abituale), e apertura del nuovo sito della Guida (uscita ottobre 2007) in "Beta" www.altissimoceto.it , trattandosi di una guida fatta da Gourmet per gli stessi Gourmet (e non dai soliti senatori / cattedratici nati saputi) ogni commento o critica in relazione al "format" delle schede sarà ben accetto.

Stay Tuned.

Etichette:

12 Commenti:

At 5:27 PM, Anonymous Anonimo said...

Leggo il tuo blog con grande ammirazione e l'acquolina in bocca.
Durante le vacanze ho perso 2kg, ma ahimè già recuperati...forse anche guardando le fotografie del sito.
Sono disposta ad ingrassare altri 2 kg: continua così.
Viviana

 
At 10:09 AM, Anonymous Anonimo said...

Belle foto, bei locali, bello vedere tra gli altri l'ottimo Fusari.
Buona mossa anche l'''ingaggio' di De Marco.

Era ora che allargassi il raggio d'azione sennò sembrava che Varese e dintorni fossero diventati la nuova Lione.

 
At 2:57 PM, Blogger chefalfio42 said...

ciao vg hai percaso letto l' ultima newsletters di paolo marchi che ce l' ha con i blogger che fanno le foto dei piatti ? Dagli un occhiata e fammi sapere cosa ne pensi
ciao chefalfio42

 
At 2:08 PM, Blogger ViaggiatoreGourmet said...

Gentile Alfio, ho letto la newsletter, l'astio nei confronti dei Blogger mi pare quello di un cuoco..non quello di Marchi, tra l'altro il solito cuoco da quello che capisco leggendo. Su oltre ducecento ristoranti visitati e recensiti in un anno, un "fenomeno" con la paura di farsi copiare i piatti, andava messo in conto.
Un caro saluto.
VG.

 
At 4:48 PM, Anonymous Anonimo said...

Per caso ho scoperto appena qualche giorno fa questo sito.
Mi ci ha condotto la ricerca riguardo all'uso dell'albanella da parte di Mauro Uliassi per una sua preparazione. Sono rimasto piacevolmete sorpreso per le belle foto e per l’attenzione ai particolari. Ho letto alcune recensioni. Ho apprezzato molto quella relativa all’Albereta del Maestro Marchesi per il semplice fatto che, pur non risparmiando qualche critica, è stato attribuito il dovuto riconoscimento (quel grazie di esistere) a quello che è indiscutibilmente da considerare il “padre” della cucina italiana.
E sono rimasto piacevolmente sorpreso di trovare finalmente uno che (qui è proprio il caso di dirlo) dice pane al pane e vino al vino, mi riferisco alla spietata recensione del ristorante Pierino Penati.... AMICUS PLATO, SED MAGIS AMICA VERITAS...

Saluti

Veris

 
At 12:28 PM, Anonymous Anonimo said...

...aggiungo: copiare i piatti, a loro volta copiati da chissacchì dico io.
Un'ispirazione nasce da una bella foto, da un fiore, da un mazzo di asparagi ben posizionati sul banco del verduriere, da un pesce che salta nella cassetta del pescatore...se questo significa copiare i piatti, mi ritengo il più grande "falsario" della cucina nazionale (e chi non ha peccato...), se al contrario ognuno di noi "professionisti" accusa il collega di scopiazzature... e beh, allora forse sarebbe meglio (per il collega) un buon dottore! Ma bravo però, nehhhhh???

 
At 4:44 PM, Anonymous Anonimo said...

SULLE SUPERAUTO E SUI SUPERUOMINI.
(Rif. recensione ristorante Pierino Penati).

Mi sembra di aver capito che la denominazione “Altissimo ceto” sia da riferirsi al livello di eccellenza dei gourmet che frequentano questo sito, non al loro status economico.
Di questa elite di buongustai mi sento, nel mio piccolo, di appartenere.
Purtoppo molti facenti parte al secondo di questi status non sono in grado di rappresentare convenientemente il primo. Il gusto non si compra. Il buogusto tantomeno.
Il mio pensiero corre inevitabilmente a quelli che, come dici tu, hanno i denti ma non il pane. Collocandomi fra questi, cioè fra i comuni mortali per i quali devo dire non è affatto facile avvicinarsi a certi tempi della gastronomia più di una volta, massimo due all’anno (e non senza rinunciare ad altro) mi viene il sospetto che il bel giocattolo sia stato costruito ancora una volta a privilegio dei... più bravi? Più fortunati? Più... "ricchi per caso"?
Prodotti di nicchia? Qualche volta. Caviale? Mai mangiato. Tartufi? Sono fortunato ad abitare in una zona vocata del centro Italia. Vini d’autore? Ho bevuto una volta in vita mia un Sassicaia, una volta un Brunello, una un Barolo e una un Picolit, per restare ai più importanti. Qualche bottiglia di champagne delle marche più note.
E ho 51 anni.
Ultimamente sono andato 5 giorni in Val d’Aosta con la famiglia. Ho acquistato a Chambave una bottiglia di moscato e una di passito, ad Arnad il lardo.
Per il 16 settembre da tempo avevo preventivato di andare a festeggiare con mia moglie l’anniversario di matrimonio da Gualtiero Marchesi. Il giorno prima di Pasqua ho avuto un incidente, ho dovuto comprare la macchina nuova: addio Gualtiero!
E pensare che a seguito di una mia e-mail qualche giorno prima dell’incidente mi aveva telefonato di persona: “mi venga a trovare...” Questa sì, una “coccola” indimenticabile.
Come quelle ricevute nelle due occasioni (non sto qui a raccontare ma assicuro anche queste indimenticabili) nelle quali ho avuto la fortuna di assaggiare i suoi piatti quando era in via Bonvesin de la Riva a Milano, quando non avendo moglie e figli potevo disporre dei miei soldi con un po’ più di spensieratezza e di incoscienza.
Per questo coloro i quali hanno avuto per buona sorte “molto pane ma pochi denti” e ostentano il fatto mostrando al contempo mancanza di buongusto mi arrecano indisponenza. Immagina i loro sguardi. Immagina come avrebbero valutato uno come me vedendolo arrivare con la sua carretta vecchia di quindici anni. Probabilmente con lo stesso disarmonico metro di giudizio con il quale giudicano positivamente i piatti che gli vengono posti innanzi dalla miriade di “Pierino Penati” sparsi in giro per l’Italia.
Ad un vero gourmet basta dare una occhiata alle foto del tuo servizio per capire che non andrà mai a Viganò, in quel di Lecco.
Non c’e’ bisogno di mettere in moto la Jaguar.

Veris
Pesaro

 
At 9:04 AM, Anonymous Anonimo said...

Non si faccia del classismo in nome di una verità presunta:così si rischia il gulag.Meglio Platone anche se Platone a volte può anche chiamarsi in un altro modo:Pierino per esempio,quello di Viganò in Brianza:brava gente!

 
At 5:22 PM, Anonymous Anonimo said...

Caro "viaggiatore g.",ottimi break e buone news:soprattutto quelle che hanno il volto vero e senza maschere del Fusari de "Il volto" e le altre all'ombra del "Dente del gigante",in un luogo amato tra quelli che più amo.Ho esperito la cucina di L.Secondi all' "Osteria da Bruno" di Azzate (Varese):accettabile se rimarrà tale,ossia da trattoria senza velleità ristoratorie,come mi è parso di capire dalle parole del sagace e giovanissimo patron(magari migliorando qualche materia prima!).Il varesotto,senza Varese,"distretto della medio-alta ristorazione"?In confronto ad altre aree del Paese,dove la qualità è assai sparsa, si! PS.questo blog è un'isola di pace in confronto a quello che si sta scatenando intorno ad esso (Marchi & C.);era una vita che evitavo le polemiche,ma certa gente ha solo il potere di farti andare di traverso anche la pietanza più buona e salutare (vedasi p.es.lo scontro Bonilli-Levi).Sarebbe ora che la finissero tutti di sputacchiarsi addosso sentenze infamanti e diffamatorie che fanno passare anche la fame e non solo l'appettito!D'altra parte lo scannamento è la norma là dove cominciano a girare i grossi capitali... (vedasi quello recente tra ABO-Bonito Oliva e Sgarbi nell'ambito a me più prossimo dell'arte contemporanea).La mancanza di idee e di rispetto può questo ed altro:spiace,visto il mezzo,che i colti Marchi & C. (che ci fanno tanto rimpiangere l'amico Veronelli!) non leggano anche i messaggi (miei e di altri anche più competenti di me in questo campo) che circolano sul Blog di Claudio Sacco;oggi infatti,non serve un semiologo per accorgersene,il mezzo non è il messaggio ma una pluralità di messaggi!!!

 
At 9:58 AM, Anonymous Anonimo said...

Il sig. medaglia ha ragione.Io le guide le ho sempre usate come le pagine gialle evitando di leggere la "critica",tranne quella ai tempi dei Veronelli.Adesso trovo più comodo spulciare questo blog dove oltre agli indirizzi,molti ottimi e neppure sfiorati dalle guide,trovo anche dei commenti più che delle critiche competenti e soprattutto intelligenti:da gourmet a gourmet,con vari livelli di competenza e intelligenza ma democraticamente, dal basso e non dall'alto di una cattedra.Per esempio non ho mai trovato dei commenti tanto validi quanto quelli indirizzati dai lettori di questo blog su ristoranti tipo il Joia di Milano o sconosciuti quali il Tarantola di Appiano Gentile.I signori che criticano il VG dovrebbero prima valutare la qualità dei messaggi,variabili a seconda dei target dei ristoranti censiti,che questi raccoglie,come suggerito dal sig. medaglia e non limitarsi ai limiti personali delle schede del VG o dei suoi collaboratori.Anch'io preferisco leggere Davide Paolini o,per divertirmi con le note di costume,la criticatissima Camilla Baresani,piuttosto che Vizzari o altri:queste sono solo soggettive predilezioni.Non mi piace molto il piglio di un MdM ma questi sono problemi miei.Il sig. Sacco raccoglie info.,le condivide e riesce a raccogliere commenti di qualità:io e molti altri lo frequentiamo per questo e non per simpatia o antipatia,convenienza o latro ancora.
Un sereno saluto a tutti,

Antonio

 
At 9:09 AM, Anonymous Anonimo said...

Per me Claudio Sacco li metterà tutti nel sacco i suoi detrattori...Bella lì !

 
At 10:26 AM, Anonymous Anonimo said...

ahi ahi viaggiatore non hai mantenuto la promessa, è passata una settimana e c'è ancora il solito breaking news che non dice gran chè...una simpatica tirata d'orecchie! buon lavoro Fabio Reggio Emilia

 

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